La Valle di Comino è una conca sub circolare omogenea localizzata nel Lazio meridionale al confine fra Campania, Abruzzo e Molise ed è una delle aree più fertili e generose del Basso Lazio.
La Valle, infatti, è un insieme di boschi, picchi innevati, falesie, vallate, limpidi ruscelli e poggi assolati che l’uomo, nel corso degli anni, ha saputo onorare, coniugando responsabilmente le coltivazioni e l’allevamento del bestiame alla tutela del paesaggio e alla salvaguardia di una precisa identità. Ecco perché in questa terrà sono presenti ben 4 denominazioni di origine comunitarie (2 DOP e 2 DOC) e un numero sostanzioso di produzioni agroalimentari tradizionali e di qualità.
Circa un quarto del territorio è ricoperto di boschi, ed essi sono concentrati per la maggior parte a quote superiori ai 700 metri, dove la natura è quasi incontaminata e le terre non sono più coltivate.
A quote inferiori il territorio è caratterizzato dai deposito alluvionali di corsi d’acqua scomparsi. Unica eccezione, le acque irrigue del Melfa e del Mollarino; i corsi d’acqua da cui è bagnata l’area di produzione del fagiolo cannellino di Atina DOP. I rilievi collinari si trovano perlopiù collocati nella porzione centrale della Valle di Comino, nei pressi di Gallinaro, Atina e Alvito. Sono queste le colline coltivate con i filari di viti del Cabernet Atina DOC.
Per quanto riguarda le specie animali, la riserva di Posta Fibreno accoglie oltre 100 specie di uccelli, come folaghe, gallinelle d’acqua, tuffetti, aironi cenerini, garzette e tarabusini. Tra i rapaci vi è il falco di palude, la poiana, il ghebbio, la civetta ed il barbadiano.
Inoltre, diffusi nella pianura, troviamo il riccio, la talpa, la puzzola, la donnola, la faina, l’istrice, il tasso, il daino, il cinghiale e lo scoiattolo. Tipici dell’ambiente montano e delle alte quote sono il lupo, il cervo, l’orso e l’aquila reale.